lunedì 21 giugno 2010






e così domani dovrebbe iniziare l'estate. forse.


e così domani si parte per una mini vacanza a berlino.


domani sarebbe stato anche il mio compleanno, se non fosse che l'ho spostato e chi conosce il mio profilo sa che adesso è il 13 dicembre.


L'ho spostato dal giorno più lungo dell'anno a quello più corto. dal solstizio d'estate a quello d'inverno (prima che arrivasse un certo gregorio a sminchiare le date), da san paolino a santa lucia.


il 13 dicembre è anche il compleanno del mio dolce 3/4 (si merita più della metà!) ed è bello festeggiarlo insieme.
altro vantaggio: mi sono ringiovanita di 6 mesi, il che non guasta mai.
infine: non condividere più il compleanno con una ex-collegadimerda che in passato mi ha mobbizzata per bene mi dà sollievo.
tutto sommato il cambio non mi dispiace.


una volta sono andata all'anagrafe del comune e ho chiesto il modulo per il cambio di data di nascita.
niente da fare, 
pare che ad oggi sia possibile solo cambiare nome o sesso.


comunque io ho posticipato la data del compleanno qualche anno fa, nel 2002 per l'esattezza.


il 22 giugno del 2001 compivo 29 anni, ero molto pregna ed è stata l'ultima volta che ho festeggiato quel giorno.


l'anno dopo mi sono svegliata alle 7.30 sapendo che era tempo di compierne 30; pochi minuti dopo è arrivata la telefonata che mi ha annunciato che mio padre mi ha fottuto il compleanno.


se l'è ciulato lui il 22 giugno, va ben?


avrei dovuto aspettarmelo da uno che era solito fare scherzi del cazzo.


ora che ci penso non è nemmeno stato l'ultimo scherzo che ha fatto ai suoi figli.


il giorno del suo funerale, ha fatto portare via dal carroattrezzi la macchina di mio fratello posteggiata male davanti all'obitorio.


sono certa che sia stato lui, penso che sentisse la necessità di udire una bestemmia, quel giorno faceva troppo caldo. anzi, probabilmente gli giravano i maroni di non poter lanciare di persona il suo tradizionale orcu-dighel (traduzione letterale dal milanese porco diglielo, vagamente onomatopeico, quando non voleva esagerare) per quello che il caldo aveva combinato sul suo corpo.


insomma, quel giorno ci ha pensato mio fratello a santificare la festa con un'interpretazione un po' meno edulcorata dell'orcudighel, che mentre inseguiva il carrattrezzi in lacrime ha rivelato al mondo la sua mistica illuminazione gridando: "ho scoperto che dio esiste, è un grande porco, ma esiste!".
qualcuno si è complimentato per l'originalità della bestemmia, tuttavia 
è stato un filo imbarazzante per l'intera famiglia, considerando che l'obitorio era pieno di gente che recitava il rosario per li mortacci loro e il terzogenito del mortaccio nostro continuava a tirar giù i santi ad uno ad uno in ordine di apparizione sul calendario.


tempo dopo però ho avuto modo di pensarci bene... ho pensato che mio padre forse voleva che noi ci ricordassimo anche del suo funerale, così come dei suoi errori, con una risata.
amara, ma pur sempre una risata. e così è stato: noi si ride di gusto.


alcuni fatti legati alla sua morte e al suo funerale sono talmente tragicomici che il 22 giugno merita di essere ricordato per questo benedetto uomo dall'orcudighel facile, e non perchè la sua quartogenita ha piantato il culo su questo mondo.
nel tempo, ho trasformato tutta la rabbia che avevo in dolcezza. persino l'immagine di me a 6 anni la domencia mattina in un bar di sturla, stravaccata sul jukebox che suona wuthering heights e ignara del fatto che lui nel privee si stesse giocando a poker la casa di nostra madre, è diventata dolcezza.



ma la dolcezza più grande è una poesia che lui ha regalato a me e solo a me - forse proprio perchè era il mio compleanno - poche ore prima di morire, mentre gli porgevo un bicchiere d'acqua e gli chiedevo come si sentisse.
ma come cacchio si deve sentire un uomo che sta per morire?


eppure la risposta è stata inaspettata, fatta di parole semplici, detta con un filo di voce e un sorriso, tagliente e carezzevole allo stesso tempo.


Un regalo per il mio compleanno.


Sono solo un po' emozionato.



ecco.


essere solo un po' emozionati.


provare non paura, non rabbia. forse neanche dolore,  ma solo un po' di emozione.


orcudighel!


non male, prima di passare di là,


non male, per un uomo che ha sempre dichiarato di non credere in un "di là".


non male, per il mio papà.



dai pà, ora sali in groppa, che domani è il 22 giugno e ti porto a berlino, insieme alla mia cistite,


"e gireremo nella metro senza meta, a guardare da dietro un paio di occhiali scuri i visi di quelli di mezza età che hanno vissuto l'est".

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