martedì 31 agosto 2010

ogni anno, di questi tempi, nulla è più difficile da sopportare della depressione da rientro.
nemmeno l'avanzo di sabbietta del mio indimenticato aldo, sapientemente sparso sotto la scrivania per darmi l'illusione di posare i piedi sulla spiaggia, è servito a granché.
allora ieri, uscita dall'ufficio con in tasca gli ultimi 5 euri del mese, ho fatto  due passi in centro per risarcirmi del danno subìto da tanto malumore.
entrata nel primo negozio a caso, non potevo credere a quello che i miei occhi stavano guardando, una cosa che aveva dell'incredibile, inaspettata come una brezza improvvisa in una giornata afosa, piacevole come il rimborso irpef in busta paga.
una cosa che in questi ultimi tempi ho intimamente sperato di scovare da qualche parte pur mettendo in dubbio la sua reale esistenza.
e soprattutto: una cosa che poteva essere tranquillamente barattata con i 5 euro che avevo in tasca e mi sarebbe pure venuto indietro qualche bronzino di resto.
signori, lo smalto per le unghie color volante-della-mia-macchina.
questa è roba da postare, oh.
è roba forte.
perchè gente, sembrerà anche una bazzecola, ma per chi tutti i santi giorni che il Signore ha il buon gusto di mandare su questa terra deve fare un bel po' di chilometri di coda in macchina per andare a deprimersi in ufficio, far provare alle proprie mani un senso di agiatezza estetica mentre si isterizzano convulsamente sul volante ha la sua porca importanza.
o no?
decisamente terapeutico.



sono tornata subito o quasi ma mi ci vuole un po' per carburare.
al momento sono come un fiume in secca da tutti i punti di vista, compreso quello bancario.

--------------------

ciao, questo video lo dedico a te, adorabile bastardo camarguese che hai ciulato la mia bici e quella del ragazzino.
buona giornata.




martedì 17 agosto 2010

venerdì 13 agosto 2010

grazie alla graditissima bronchite che mi accompagna da quando ho iniziato queste porche ferie, da qualche sera ho il piacere di coricarmi presso il talamo nuziale e iniziare, a finestra rigorosamente aperta, una serie di concerti di tosse che si concludono intorno alle quattro del mattino, ora in cui in genere perdo inspiegabilmente i sensi.
tale piacere naturalmente viene condiviso con gioia da mio marito, mio figlio e dai vicini di casa.
tutto ciò nonostante il rito serale dei sedativi della tosse che ha ormai preso le sembianze di un rave party:
- 30 gocce di levotuss
- 20 gocce di cardiazol-paracodina servito con qualche granello di zucchero
- 20 gocce di lunibron & soluzione fisiologica
- due/tre cucchiaiate di kalumax (omeopatico, per bilanciare lo sballo con un po' di medicina alternativa)
- spruzzate di gola action per le note più acute (q.b.)
- siluro di hederix plan, perchè anche il culo vuole la sua parte d'oppio
- shakerata vigorosa

credo che questa sera lo proverò on the rocks con un paio di olive.
sono pronta per un'altra elettrizzante notte di ferie.


domenica 8 agosto 2010

Oggi lui torna e io non vedo l'ora di stringerlo forte. Ma dovrò anche dirgli quella cosa e non so come.
Non mi sento bene, ho la febbre.
Ma oggi torna!

venerdì 6 agosto 2010







parecchi anni or sono, mi trovai al casinò di venezia e combinazione chi ci beccai? il mio omonimo lasedia e lattepiù.


naturalmente feci finta di non vederli, come fanno di solito tutti i bravi genovesi per risparmiare la fatica di salutare e snocciolare i soliti convenevoli.


però li spiai a lungo e notai che si giocavano due numeri, sempre i soliti. è probabile che avessero un qualche significato, vai a sapere.


e niente, 'sti due rottinculo vinsero pure!


lo scorso settembre ci ho provato anche io: ero a sanremo per lavoro e siccome avevamo organizzato una cena nel privéè (ho buttato un po' di accenti a caso, ho studiato francese per 5 anni mica per scherzo) del casinò, a noi dell'organizzazione erano state regalate fiches per 20 euri.


gioco i due numeri dei due, il numero pieno non mi esce mai. poi, incredibile ma vero, punto un carrè che include i due numeri e vinco!


cambio tavolo, faccio qualche puntatina, altro carrè e vinco ancora! ma llevati!


maledetta me, invece, non mi comporto da genovese, non mi levo e mi gioco tutta la vincita.


comunque i numeri sono il 29 e il 31.


no, lo dico se magari qualcuno volesse provarci.


oh: in caso di perdita non potrete ritenermi in alcun modo responsabile, sia chiaro.


vado a spolverare la tastiera, che oggi è il mio ultimo giorno di lavoro.


 


PS. in caso di vincita, non so: se volete usare la cortesia di contattare la sottoscritta per il riconoscimento di una adeguata commissione... insomma, fate vobis.

mercoledì 4 agosto 2010

piano piano, ci vuole il suo tempo.




il tempo.
ho la sensazione che il tempo, oggi, si  stia dilatando.
inoltre il tempo è una merda, ci sono le nuvole, c'è afa, sto soffocando, sto impazzendo.
oggi sono una ciansona, una pürga, una rugnòsa.
una sûssa belini.




passerà.

lunedì 2 agosto 2010


ieri ho accompagnato il ragazzino al suo primo campo dei lupetti.


un tempo la giornata dei genitori era l'ultima, quando si andavano a raccattare le proprie creature sporche e contente.


quest'anno i capi hanno deciso di fare il cotnrario: giornata dei genitori il primo giorno, poi li molli puliti e scontenti, almeno quelli della leva dei "cuccioli" (alla loro prima esperienza). il mio è l'unico cucciolo privo di remore o dubbi di rimanere lì senza mamma e papà per 7 giorni.


La giornata dei genitori l'abbiamo aspettata da tempo con entusiasmo. però all'ultimo momento io e il mio tre/quarti abbiamo dovuto prendere la decisione di dividerci: io al campo, lui con aldo per l'ennesimo day hospital, nonostante fosse domenica.


partiamo con la mia macchinina, lupetto, zaino che pesa più di akela, zainetto con i panini, buon umore (...) e via.


in macchina cantiamo, parliamo di come sarà il suo campo e di come sono stati i miei.


arriviamo alla base dopo poco più di un'ora di macchinina + 15 minuti buoni di downhill a piedi con il suo zaino sulle spalle. lascio un polmone appeso ad una ragnatela e menomale che ho smesso di fumare tre anni fa.


il campo agesci è bellissimo, saranno circa un centinaio tra bambini e ragazzi che pascolano nel pratone che si estende tra le due casette per i più piccoli e le tende per i più grandi.


La giornata è perfetta, il posto è perfetto e la gioia di mio figlio è perfetta.


quando tutti siamo arrivati, assistiamo al grande cerchio di tutti i gruppi scout, al grande urlo di ogni branco e squadriglia e all'alzabandiera. cagate, avrei pensato in condizioni normali. ma ieri non l'ho pensato. era perfetto.


poi solita suddivisione in squadre per il gioco idiota. Più il gioco è idiota e più noi genitori ci divertiamo.


peccato che non ci sia tre/quarti, lui ha il terrore dei giochi idioti dei lupetti ma quando ci si trova in mezzo gli monta la competiscion e arriva a barare usando l'i-phone per vincere.


A metà del gioco idiota ricevo una telefonata. E' tre/quarti.


La telefonata è breve, il tempo di poche parole.


...


chiudo il mio adorato motorola nero. Il lupetto mi guarda, io gli sorrido "stai tranquillo, aldo è dalla veterinaria, piano piano si riprende, ha iniziato anche a mangiare da solo!".


il lupetto ora si sente in diritto di iniziare il suo campo sereno. così deve essere.


il gioco idiota continua, io riesco anche a risolvere due indovinelli, e senza l'aiuto del motorola nero. i componenti della mia squadra mi lodano!


prendo il sole nelle guancette, mangio con il lupetto e un'altra famiglia sotto l'ombra di un albero. Io e lui abbiamo due panetti sfigati con la mortadella.


la famiglia con cui mangiamo è messa peggio di noi: pancarrè e mezzo vasetto di nutella (al quale dò una golata anche io). vedo gente con le borse frigo e gli spaghetti. vorrei tanto una birra ma mi devo accontentare dell'acqua.


pisolino sotto l'albero per me e la mamma di alessio. bambini e ragazzi in giro, chi gioca a pallone, chi suona la chitarra, forse chi si fa una canna.


una giornata perfetta. il motorola nero squilla ancora un paio di volte, è sempre il mio tre/quarti.


assisto anche alla messa all'aperto. subito non ne ho voglia ma la predica del siculo don michele è così bella e la giornata è così perfetta che sento il cuore colmo. addirittura canto i canti che consoco, tanto sono gli stessi di 25 anni fa.


ovviamente non faccio la comunione, non la faccio da 7 anni, non me la sento proprio. forse un giorno riprenderò a farla con don michele, forse, ma non so ancora.


don michele dice "allontanate le diversità che esistono tra voi e scambiatevi un fraterno gesto di pace". mi giro verso la vicina e le faccio un sorriso a 30 denti + due capsule. lei ha la faccia secca e non sorride e mentre mi stringe mollemente la mano fa scivolare lentamente i suoi occhi severi sulla mia semi-scollatura (semi, giuro!). brava - penso - hai colto al volo le parole di don michele.


la giornata perfetta finisce poco dopo la fine della messa, è l'ora di salutare i nostri bambini. il mio mi abbraccia, mi bacia e mi invade con la sua gioia che è perfetta.


è così che deve essere.


rimonto per il sentiero, fortunatamente questa volta senza lo zaino, ma essendo in salita lascio anche l'altro polmone.


arrivata al parcheggio saluto i genitori di alessio e salgo in macchinina.


e lì, in solitudine, posso finalmente piangere fino a disidratarmi.


 


______________________________________


 


stamattina lo abbiamo portato all'ombra di un albero del bosco davanti a casa nostra.


L'albero si vede dal nostro terrazzino.


E' il posto perfetto.