venerdì 24 dicembre 2010

buon ingrasso

e possono mancare gli auguri di buon natale ai miei amici?
propongo un gioco cretino (potrebbe essere diversamente?).
mettete come commento il vostro peso di oggi.
poi al termine della maratona, ripostate il vostro peso.
così vediamo chi vince la medaglia del porco natalizio 2010.


(mi chiedevo, ma voi due ve lo ricordate ancora quel 24 dicembre di qualche anno fa?)

mercoledì 22 dicembre 2010

gimko biloba





...
è forse un essere vivente che s'è in se stesso separato?
oppure sono due che vogliono apparire come uno?
...
non senti forse dai miei canti che sono uno e insieme sono doppio?
(goethe)




cade tutto, tutto insieme, come le foglie di ginko biloba.

giovedì 16 dicembre 2010

colore n. 63 acapulco

trovo che il piacere di pittarsi le unghie in ufficio di nascosto abbia sempre un non so che di perverso.

lunedì 13 dicembre 2010

è tempo di presepi

(questo post è dedicato all'amico DDR (wiesler), che una volta ci confidò di amare molto i presepi).

mia madre ogni anno realizza dei presepi a dir poco straordinari.
ma sul capolavoro di quest'anno, ieri è passata la mano giustiziera del suo sacrilego terzo e penultimo genito (che poi sarebbe anche mio fratello) per rievocare un fatto narrato solo nel suo personale vangelo apocrifo, secondo il quale in quel tempo, a betlemme, nessuno gradì la mirra di baldassarre.
che serva da monito, il prossimo porti la birra.

sabato 11 dicembre 2010

pizza a casa con delitto

- mamma, stasera che siamo soli ci facciamo portare le pizze A DOMICIDIO?

forse devo smetterla di fargli vedere tutti quei thriller.
e comunque stasera sushi.

domenica 5 dicembre 2010

pulizie


paura
rabbia e contrizione
assenza
malinconia

indecenza e vergogna
sturm und drang.


inutili fardelli.
Scoparli via,
non è questa la soluzione?




venerdì 3 dicembre 2010

giovedì 2 dicembre 2010

si chiama pietro (2)


ieri mentre ero a menarmela tristemente alle stelline di milano e giocavo a morphing (un gioco che mi aveva suggerito involontariamente un caro amico, in pratica fisso la gente che mi passa davanti e mi immagino una certa "distorsione" del viso. furbo, vero?), mi è arrivata una telefonata inquietante, di quelle che mi fanno rimpiangere il maniaco ansimante:


- ciciolaaaa????


- ciao mà, dimmi.


- no, volevo dirti: ti avevo mica prestato quei piatti di cartone a forma di cuore che avevo montato su una scatola e tutt'attorno ci avevo attaccato colla còlla tutte le candeline per la festa del ragazzino dell'anno scorso? devo fare un lavoro e mi servono.


(una roba obbrobriosa, che mi vergognavo perfino di portarla all'oratorio di santa rosalia, l'avevo nascosta in casa e buttata nella rumenta qualche mese dopo sperando che lei non me la chiedesse indietro mai)


- sì, si erano sporcati, mà, e le candeline si erano rotte, li ho cacciati...


(voce tremante, in queste occasioni ho seriametne paura delle reazioni di mia madre)


- e certo. va beh, non importa, lllllascia ssssstare.


(pausa. ora mi deve punire chiedendomi la cosa che detesto di più quando sono in trasferta):


- e già che sei a milano, se non ti disturba troppo si intende, comprami un paio di biglietti della lotteria. ciao.




fine della comunicazione, (s)morphing.