lunedì 28 marzo 2011

dopo aldo


voglio un gattino che venga a vivere con me.


cucciolo di una cucciolata di campagna.


possibilmente maschio.


voglio che nasca in una grande casa in mezzo al verde dove ogni domenica si santifica la festa piantando piante nuove, dove crescono i fiori, la lavanda e il mirto, dove c'è un grande albero che in autunno è colmo di ventagli gialli e all'ombra del quale la sua mamma lo allatti per tutti i mesi necessari, prima che venga a vivere con me.


volgio che impari a zampettare in un posto dove c'è un bel frutteto, dove ci sono le rose e tante piante - di cui lui non conosce il nome - che formano siepi e cespugli, dove c'è una mimosa che in inverno regala un assaggio di primavera e una ginestra che chissà che non rinasca.


volgio che cada mentre tenta di arrampicarsi al gelsomino, volgio che si faccia annusare il culo da un cane buffo che somiglia ad una pecora, che stia fuori finchè c'è il sole, che corra in casa quando tutte le sere una voce familiare lo chiama per passare la notte al sicuro insieme ai fratellini e che si addormenti con il muso infilato sotto la pancia della mamma.


volgio che due mani piccole di bambina lo prendano in braccio e lo accarezzino piano.


volgio che sia lei a dargli il nome, perchè i bambini sanno sempre scegliere i nomi giusti.




ecco, voglio un gattino così che diventi mio e venga a vivere con me.




poi penso che se questo gattino nascesse in un posto del genere, sarei una vera stronza se me lo portassi via.


quindi resterebbe lì.
però sarebbe lo stesso tutto mio, per sempre.



e così sia.




[youtube http://www.youtube.com/watch?v=zUyQkutcsl0]

sabato 19 marzo 2011

mei kui lu


quando ieri in quel ristorante cinese puzzoso, il ragazzino mi ha chiesto qual è stata la prima volta che ho mangiato al cinese, gli ho risposto a 16 anni con mia zia, mio fratello maggiore e mia cognata.


gli ho raccontato tutti i dettagli della serata, dalla lezione di danza prima che il fratello venisse a prendermi, al nome del ristornate, la zona, le bacchette che non sapevo usare e pure il menu.
tutto.


quando poi mi ha chiesto la prima volta che ho mangiato sushi al giapponese ho avuto un attimo di imbarazzo.
no, due attimi.


comunque gli ho risposto che non mi ricordavo.




oggi ho il cappotto che puzza di cinese.


lo porto in lavanderia. 

martedì 15 marzo 2011


ho sangue rosso,
e vino rosso come il sangue.


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=AsbchO_cO6U]




 

giovedì 10 marzo 2011

il corredino ospedaliero


la madre matrona, senza dirmi nulla, mi ha fatto il corredino per il mio imminente piccolo soggiorno ospedaliero.


ha detto che questo è un compito che spetta alla mamma.


ieri sera mi ha passato in rassegna gli acquisti fatti:




pigiamino bianco di cotone con manica corta, cuoricini rossi, bottoncini a forma di cuore rossi e fiocchetto. rosso. taglia 50


- ma', è carino, ma un filino grande forse, devo mica offendermi?


- ma noooo l'ho preso un po' più grande così stai comoda e poi tu hai le gambe lunghe


- sì, ma la vita, vedi? è un po' larga, le braghe mi cadono...


- e va beh, ti stringo l'elastico! e che problema c'è


- magari si può cambiare, no?


- beh, se vuoi cambiarlo V A I  E TE LO CAMBI.




e che problema c'è, stringiamo l'elastico. In tutto il resto ci starò più comoda.




maglia taglia 42 colore blu manica lunga (c'è una leggera discrepanza tra la taglia della maglia e quella del pigiama)


- carina questa, magari sotto un tailleur...


- no, l'ho presa perchè il pigiama ha la manica corta


- eh


- e se c'hai freddo ti metti la maglia blu sotto la maglietta del pigiama con la manica corta




minchia, non fa 'na grinza. anzi. fa tendenza.




n. 6 mutandONI bianchi (mai visti di più grandi) tipo ascellare-fantozziano taglia 5a (in due c'è scritto 6a, ma lei dice che il cartellino è sbagliato)
- (tremo) senti ma', anche queste non vorrei fossero un po' grandi... forse eh? mica cheeee... e poi sai io in genere le porto un po' più ridotte come forma, diciamo...


- vorrai mica andare all'ospedale con gli infraculo, veh?


- ma certo che no, belandi! è cheeeee.... così... magari io porto di più gli slip... sai... e poi in genere le porto solo nere, che le caccio in lavatrice e se son bianche mi diventan di tutti i colori.


- scusa, ho capito bene??????


- cosa?


- vuoi andare all'ospedale con i tuoi soliti slip neri????????????


- sì perchè?


- ma non lo sai che all'ospedale si va con le mutande BIANCHE??????


- ma', ma cosa dici?


- e certo. è una questione di igiene sai?


- oh ma mica ci vado con le mutande sgommate, cazzo, me le metterò pulite, forse!


- e non si fa! poi adesso vi siete tutti modernizzati e andate all'ospedale con le mutande nere, ma non si fa!!! quando te le vedono storcono il naso.
- beh, se puzzano c'han ragione!
-
insomma fai come credi.


- va-be, magari ne tengo una per il primo giorno, ok?


- i calzini li hai?


- sì, calze ne ho


- BIANCHE???????


- no, cristosanto, prendimi i calzini bianchi. mamma, porto il 40 eh?


...


- vuoi mica che ti prenda anche una bella vestaglietta?




ma anche no, grazie.




se avessi la mission di sedurre il chirurgo, così conciata farei un ottimo lavoro.

mercoledì 9 marzo 2011

vacuo







special thanks to Wiesler DDR
(per la cessione dei diritti sull'immagine)
(ah, e per il supporto tecnico)


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=mT69zOTNa8Q]

martedì 8 marzo 2011

P.


ieri sera hai preso la tua specialized pitch


a noi hai rivolto il tuo disarmante sorrisetto sgembo


e te ne sei andato di Là.


ciao P, chissà che downhill ti spari ora.

lunedì 7 marzo 2011

la stretta di mano

la conoscenza a posteriori è la conoscenza empirica di un fenomeno che viene dopo la percezione oggettiva della realtà fornita dalla conoscenza a priori (ossia la consocenza che l'uomo possiede a prescindere dall'esperienza).
la conoscenza a posteriori, quindi, include tutto l'insieme di conoscenze che derivano dall'esperienza.

è difficile immaginare a priori l'inculata che può celarsi dietro a un'amichevole stretta di mano.
solo a posteriori - quindi con l'esperienza - è possibile avere una conoscenza empirica del fenomeno e assaporarne le gradevoli conseguenze.

venerdì 4 marzo 2011