sabato 3 dicembre 2011

Prisencolinensinainciusol


199
Questo è l’ultimo.
Me la sento.


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Ecco.

Che poi è esattamente quello che ho fatto fino ad oggi su questo blog: scrivere 199 post senza dire mai qualcosa che avesse un senso.
Una supercazzola durata tre anni, insomma.


Solo che col tempo impari che ne hai bisogno, per visualizzare un po' meglio chi sei
e quali sono le piccole cose che ti apparterranno sempre













































Per questo ho deciso che è solo un arrivederci altrove ;)
LaSedia

venerdì 25 novembre 2011

Black notes

- ripassare capitolo 5 da pagina 202 a pagina 204 del libro di cliomakeup (paragrafo "lo smokey-eyes")

- smetterla al più presto con le giornate di sole proteine, altrimenti a natale ci tocca mettere i reni nel cestino della frutta secca, insieme alle bagigie e alle noci.
{meno 7chili a botte di sole proteine, obiettivo raggiunto [per chi lo desiderasse, sono disponibile a fornire il mio personalissimo bignami (1 pagina a font 18) che riassume le 333 pagine(*) del libro la dieta dukan]}
(*) è chiaro che non l'ho letto tutto, me lo sono fatto raccontare e poi ho scritto il bignami.

- stendere la lavatrice di tre giorni fa

- restituire 50 euri alla collega (che mi ha prestato per restituire i 50 euri dell’ufficio presi in prestito dall’ultima trasferta)

- smetterla di abusare delle parentesi. di qualsiasi parentesi.

adoro programmarmi la vita.

venerdì 18 novembre 2011

too drunk to fuck

sono senza soldi.
e questo è il massimo della profondità di pensiero che ho intenzione di concedermi alla vigilia di questa chiusura.


domenica 13 novembre 2011

panico generale

Presto, bisogna andare alla coop prima che svuotino tutti gli scaffali della farina e dello zucchero.
Chiude splinder.

venerdì 4 novembre 2011

Divieto di sosta

Questo posto dove vengo tutti i giorni non è più sicuro.
Infatti probabilmente molto presto prenderò le multe, che se non sbaglio oggi ammontano a euro =trentasei,00= ognuna, se le paghi subito, poi crescono come piante sotto la pioggia devastante che si preannuncia da noi, e se continui a non pagarle raddoppiano, e se non le paghi ancora arriva il messo notificatore - che solo quel nome da inquisizione medievale fa paura - per lasciarti il biglietto di invito per una visita di cortesia alla posta.
ci vai un sabato mattina all'appuntamento con la posta e speri che sia solo il nuovo bancomat in arrivo anche se sai che il tuo non è ancora scaduto, ma ce l'hai scritto in faccia che sei un multato, te lo leggono tutti quelli che sono in coda.
ti viene il mal di pancia mentre attendi che ti consegnino quel bustone formato A5 del Comune di Genova, e lo sai che hai fatto una cosa che non avresti dovuto fare: un posteggio di merda in un posto che non è più sicuro.
sei certo che persino la giunta comunale ce l'abbia con te, sanno
il tuo nome,
il tuo cognome,
il tuo codice fiscale,
dove abiti,
che cazzo fai nella vita.
ma se perseveri nel tentativo di sfuggire al pagamento, poi un giorno ti mandano l'ufficialegentiluomo a casa (ed è li che ti crolla irrimediabilmente la fiducia che possa arrivare uno straccio di condono) e tutte le tue cose potrebbero diventare passibili di pignoramento, ti possono portare via un sacco di roba, tranne la tv, perchè quella ormai è considerata un bene primario.
serve a tante cose la tv, serve quando sei in coda e ti diverti a contare le sue parabole sui tetti e sui balconi dei palazzi, serve per seguire telegiornali brutti e falsi mentre mangi il brodo che non hai fatto tu ma la star, serve per vedere le pubblicità dei telefoni che sono tutti intorno a te, o dei LinesE' (sempre mentre mangi il brodo) che E' la sintesi dell'emancipazione femminile, o della sky che ti rende finalmente libero di scegliere, o delle macchine con cui poi vai allegramente in giro a prender multe o degli shampii professionali,
perchè noi valiamo.
...

Un posto sicuro è il mio cesso senza finestre, un posto sicuro è quando infilo il dito nella cartina trasparente del pacchetto di sigarette e me lo solletico con l'altro dito, o quando la mia testa riposa sulle ginocchia piatte e sbucciate del mio bambino.

ma non posso posteggiare lì.

sabato 22 ottobre 2011

Grilli per la testa e canzoni alla radio

andare a dormire la sera è un po' una roulette russa, non sai mai cosa ti riserva il grande schermo del sonno.
ci sono i sogni belli e quelli che fanno male.
stridule grida nel buio ti riportano a sprazzi pensieri e ricordi che credevi perduti.
perchè si sa, un sogno è spesso il residuo di un passato che hai cercato inutilemnte di dimenticare.
per fare un esempio, stanotte ho sognato i pidocchi.
avevo rimosso che esattamente un anno fa, di questi tempi, iniziava la mia battaglia ai pidocchi combattuta sulla testa del ragazzino.
la prima squadretta si era presentata nella classe IV A all'inizio di ottobre e, tramite un veloce tam tam telematico, noi mamme avevamo creato un'allenza fatta di suggerimenti su quale prodotto potesse fuinzionare meglio.
non era mancata la tipa che si vergognava ad ammettere che la figlia aveva i piöc e chiedeva i consigli ma mica per me, eh?, è per mia cugina, poi il giorno dopo vedevi la testa della bambina con il tipico capello post-trattamento tipo cesto di vimini esploso.
"maaa... la creatura ha infilato la lingua nei buchini della B-Ticino o le hai fatto il trattamento anti-pidocchi?"
mutismo. bugiarda, te e quella zoccola di tua cugina.
Insomma il programma era questo: un giorno sì e uno anche ci si divertiva come matti a cospargere nella testa di questi poveri disgraziati gli unguenti più puzzolenti e tossici che il mercato parafarmaceutico potesse offrire, senza contare i rimedi casalinghi fatti di impacchi a base di qualsiasi tipo di condimento per insalata che manco la Ponti ha mai avuto la fantasia di inventare.
dopodichè partivano le email vittoriose delle mamme (io inclusa) che credevano di aver sconfitto i rivoltanti succhiasangue.
ma poi, puntuale nel giro di 24 ore, ripartiva a tutta la mailing list della classe un allarme che annunciava l'attacco delle nuove reclute, pidocchietti che fino al giorno  prima erano un paio lendini scampate al bombardamento.
sì, perchè oggi mica ci sono in giro i pidocchi di una volta.
quelli di oggi son preparati, è gente che ha studiato.
'sti figli di quella gran mignotta che è la natura, opponevano una resistenza mai registrata prima sui bugiardini di qualsiasi prodotto, tanto che ormai anche Nostra Signora del MIUR aveva fatto partire una circolare a tutta la scuola suggerendo di chiedere ai parassiti il famoso contributo volontario-obbligatorio per le spese di cancelleria.
la guerra mi è costata un mese di lacrime, di crisi isteriche, di smadonnamenti e 140 euro in prodotti.
quando mi sono risvegliata dal sonno, stamattina, ho ripescato dai meandri dell'armadietto del cesso l'abbacchiatore per pidocchi l'unico attrezzo che con piccolissime scariche elettriche sia riuscito a stanare definitivamente bestie e lendini dalla testa di mio figlio.
quando si dice "mi mancava il lanciafiamme", beh, le fiamme io non le ho usate, ma l'elettroshock sì.
ora beccatevi 'sto gran pezzo di tecnologia e provate a resistergli, bastardi.


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è un miracolo (o no?) che il sasso nel cielo è già una stella cometa

lunedì 17 ottobre 2011

 

se pensi per più di cinque minuti ad un titolo per un post significa che quel post il titolo non lo deve avere.
anche stamattina ero in ritardo al lavoro, miseria, e in piazza T., mentre ero ferma al semaforo, ho visto una pozzanghera di sangue per terra e una signora che stava infilando un gatto secco in un sacchetto nero della rumenta. poi chissà, l'avrà buttato nell'umido.

lì vicino, subito sopra piazza T. c'è un posto dove vivono le bambine (anche se bambine non sono) che per qualche tempo ho frequentato nei soggiorni estivi.

per esempio, la G., che mi prendeva in braccio sulla sua sedia a rotelle e ci facevamo scattare le foto insieme
la P., che aveva una lingua grande come una fiorentina da un chilo e due, e la tirava sempre fuori per farmi ridere
la R. che aveva 17 anni, la testa poco più grande di una mela e l'infermiera che l'aveva adottata le metteva sempre dei vestitini rossi meravigliosi
la E., che aveva lo sguardo di mia madre e che sapevo imboccare bene
la S., che invece mi rifiutavo di imboccare perchè non risucivo a tenerle bloccato il braccio tra le mie cosce e mi faceva saltare in aria tutta la sua sbobba
la V. che appena poteva si masturbava
la piccola C. che era stata la gemellina più sfortunata, l'altra era a casa con mamma e papà, lei, splendida biondazza, stava lì.
la M.P., che riusciva sempre a far incazzare tutti
la A., che senza le parole e solo con gli occhi mi parlava bene di dio e della vita - LEI, mi parlava bene di dio e della vita, roba da matti
ogni tanto mi sembra ancora di sentire il mix di disinfettante e merda che la mattina mi accoglieva con un pugno allo stomaco.
non c'era proprio un belino da ridere ma, chissà come, si rideva dalla mattina alla sera.
egoisticamente penso di non aver preso abbastanza.
avrei dovuto mangiarmele tutte, una razione di grazia al giorno.
magari qualche cavolata l'avrei evitata, e graziealcazzo.

anche quella pozza di sangue che ho visto stamattina è stata un pugno allo stomaco, stavo mangiando una banana e non me la son goduta.
buona serata.
buona serata una sega.

venerdì 14 ottobre 2011

domenica 2 ottobre 2011

a volte mi chiedo:
Ma che cosa abbiamo capito noi di noi?
non noi inteso come noi stessi.
Ma
noi che leggiamo di noi che scriviamo.
Secondo me abbiamo capito tutto e nello stesso tempo un cazzo.
Che poi è un po' come succede con chi ci vive accanto.
non capiamo mai un cazzo dell'altro ma sappiamo sempre tutto.


lunedì 19 settembre 2011

Nacked

Scherzi e strafalcioni grammaticali a parte, mi scappano alcune considerazioni nella solita mescolanza disordinata che mi contraddistingue.


ho trovato casualmente questa perla sulla mia strada:


la mediocrità è il salvagente che l'accidiosa si mette in mezzo alle chiappe per salvare il salvabile quando si sente braccata a dover fare, decidere o scegliere o semplicemente a vivere (cit. L.S.).



dietro suggerimento di un recente commento, sono arrivata alla conclusione che sia giunta l'ora di ammettere l'effettiva perdita di tempo di chi scrive (ma anche di chi legge) questo blog.


e va bene, lo ammetto.



e non nascondo che a distanza di due anni da quando l'ho aperto, la tentazione di chiuderlo mi ha molestata più volte per svariati motivi.



se non l'ho ancora fatto è per via del salvagente di cui sopra.


e anche perchè soffro sovente di nausee e queste pagine rappresentano le due dita in gola che mi aiutano a vomitare.





e poi anche perchè sono solita conservare le cose vecchie alle quali mi affeziono, sperando che un giorno acquistino valore.


l'altro giorno ho trovato nell'armadio un body di ciniglia grigio con le maniche lunghe che usavo ai tempi delle scuole superiori, una cosa orrenda e deforme, ma ho avuto un tonfo al cuore, come quando vedi tra la folla il volto della persona che stai cercando da un po'.

a proposito di roba vecchia, è curioso scoprire come sia possibile struggersi alla stessa maniera per un saluto alla stazione e per un bell'oggetto vintage che al momento non puoi permetterti di acquistare.


comunque, ho passato un gran bell'inizio di fine settimana e l'ho concluso pittandomi con cura le unghie di chanel tendresse 507; a volte quando sono impegnata in questo genere di attività mi sfiora il pensiero che nel momento in cui il pennello scivola sulla superficie dell'unghia, sta morendo gente a risme, e ci sarà un giorno in cui farò parte anche io di una risma e qualcuna si starà dando lo smalto alle unghie.


E ora una rivelazione.


Il mio blog, sebbene non l'abbia dotato alla nascita del tag sesso, ha contenuti altamente pornografici (erotici no, sarebbe troppo raffinato) e nessuno se n'è mai accorto.


molto peggio dei blog dove la foto di una fica smutandata la fa da padrona.


qualsiasi cosa scriva, dalla cazzata bestiale all'auto-iro-commiserazione passando per la coniugazione errata di un verbo, la scrivo mettendo me stessa costantemente a nudo.



poi che questo nudo pornografico sia tutto da immaginare è un'altra storia.


buon lunedì di settembre, mese che sotto certi aspetti è paragonabile ad un enorme lunedì di 30 giorni.

507


507 and the Beast





mercoledì 14 settembre 2011

Riflessioni

stamattina, mentre facevo la tronista sul water, pensavo che a volte mi detesto se mi guardo con gli occhi di qualcun'altro.
ma se per esempio si dice:
io ti avrei già mandato a fare nel culo da mo
posso anche dire:
se fossi in qualcun'altro, io mi avrei già mandato a fare nel culo da mo
o no?
perchè secondo me dire:
se fossi in qualcun'altro, io mi sarei già mandata a fare nel culo da mo
ha un significato ben diverso.
dal giorno alla notte proprio.


chiedo suggerimenti per la colonna sonora.
purtroppo ho poco tempo per il cazzeggio in questi giorni.

venerdì 2 settembre 2011

Epilogo


devo parlare di una stella cadente bellissima che ho visto l'altra notte in montagna.
la più bella che abbia mai visto.


forse era la stella di betlemme.
durata tantissimo, almeno il tempo di due battiti di ciglia.


2 secondi.
e poi era infuocata.
mi ha fatto quasi paura, credevo mi finisse in testa.


o forse era l'apocalisse.
così bella che non ho avuto nemmeno il coraggio di imbrattarla con un desiderio.





ci sarebbe qualcosa da imparare.

mercoledì 31 agosto 2011


ci ho provato.


giuro che ci ho provato per tutto il giorno.


sono anche andata dalla f., abbiamo parlato della sua pancia bellissima, della sua casa nuova bellissima e lei mi ha fatto le melanzane alla parmigiana e l'isnalata di farro, bellissima.


poi in ufficio ho mangiato un intero sacchetto di orsetti gommosi, UNO - INTERO


poi ho fatto due risate, anche


ho riso delle formine da merda che vendono negli stati uniti, formine da infilare nel buco del culo per cagare a forma di cuore, o di stella, o di fiore


poi sono andata due o tre volte su splinder


poi ho cantato parole parole parole


e


pensiero stupendo, con il karaoke nello youtube.


ci ho provato, ma lo scazzo ce l'ho ancora e non ci posso fare proprio niente.

venerdì 26 agosto 2011

- come ha detto, scusi? Neri? con la N di Milano?
- e no, signora, con la N di Napoli.

e non ho nemmeno la scusa che ho bisogno di ferie.
comunque MilaNo ce l'ha la enne. come siamo puntigliosi.

martedì 23 agosto 2011

Walk!

io odio camminare, altrimenti non mi chiamerei lasedia.
fatemi fare qualunque cosa, ma per favore, non camminare.
abito al primo piano e per andare a casa prendo l'ascensore, tanto per dirne una.
ma poi mi convinco che camminare non è poi così difficile, e per giunta dicono che sia bello.
quindi niente panico.
è solo la mia prima escursione verso un rifugio della mia prima vacanza estiva in montagna.
sono poco più di 700 metri di dislivello, dati per 2, massimo 2 ore e mezzo a salire e poco piu di un'ora a scendere.
il fatto, poi, di farla in compagnia (oltre che del marito e del ragazzino) di mio fratello, mia cognata e di tutti i loro amici appassionati di arrampicata ed escursionismo, la renderà ancora più piacevole e divertente, ne sono certa.
indosso un paio di bragoni scuri larghi e una bella maglietta nera un po' stretta in vita. le scarpe da escursionismo di decatlon a dirla tutta mi fanno un po' cagare ma non posso fare altrimenti.
zaino nero monospalla, lo trovo decisamente più trendy di quegli zainacci bicolore (sempre decatlon) che indossano mio marito e mio figlio.
ovviamente, in mezzo all'allegra cumpa, mi comporto come se l'escursione verso un rifugio ai piedi di un ghiacciaio sia la mia colazione ogni mattina prima di andare in ufficio.
fuorchè continuo a usare con tutti il termine di scampagnata, espressione che probabilmente incute nel resto del gruppo qualche dubbio in merito alla mia consapevolezza di ciò che stiamo per fare.
la scampagnata comunque inizia.
io parto spedita come un eurostar e ho l'entusiasmo già in vetta ma dopo una dozzina di passi inizio a controllare l'altimetro che, manco a dirlo, non si è mosso da lì.
mi impongo di non guardarlo troppo spesso per non uscirci di testa dopo un quarto d'ora.
sono tutti già avanti a me in men che non si dica, mio figlio non lo vedrò più fino a quando non avrò raggiunto la destinazione.
al mio fianco resta mia cognata, lei sa bene che si tratta della mia prima escursione un po' impegnativa e inizia a farmi lezione.
per fortuna gli altri non sentono, mica posso far vedere che io, sorella di uno che gestisce un sito sulla montagna, non so un cazzo di 'ste cose.
allora, si respira così, gonfiando la pancia, si mantiene il baricentro corretto, si tengono i piedi ben piantati a terra, si tiene una posizione naturale e un atteggiamento rilassato in modo che tutti i sensi siano aperti a qualsiasi segnale.
io per dimostrare naturalezza che sprizza da tutti i pori mi caccio le mani in tasca, così vedono come sono disinvolta a scampagnare.
inizio a parlare di mare e di ostriche e del fatto che io sono capace di mangiarmene 24 da sola. ah ah ah.
lei però mi becca con le mani in tasca e ricomincia con la solfa della posizione corretta quando si fa escursionismo, le mani devono essere libere anche perchè in certi casi è necessario usarle per aggrapparsi agli appigli che la roccia offre.
una cosa che imparo subito da sola è che ogni volta che si incontra qualcuno che scende bisogna dire Bonjour.
- Bonjour
- Bonjour

se invece qualcuno dietro mi alita nei reni è buona norma farlo passare e lui mi dirà merci, e io gli devo rispondere prego in francese.
a parte la prima volta che mi scappa un prèg con la erre moscia, dalla seconda mi impongo di dire je vous en prie, ma prima che abbia finito di dirlo senza incespicarmi questo è già arrivato al ghiacciaio, quindi decido che dopo il suo merci io gli dirò solo bonjour.
mi piacerebbe ogni tanto poter dire anche io merci, ma è difficile che arrivi ad alitare nei reni di qualcuno più lento di me.
e quindi:
- Bonjour
- Bonjour
- Merci
- Bonjour

la pendenza inizia a sentirsi, finalmente quell'altimetro di merda si muove.
la povera cognata tiene il mio passo che si fa sempre più trascinato e patetico.
respiro come un orco in preda a un enfisema, inizio a sentire un dolore insopportabile alla spalla destra per colpa di quel cazzo di invicta monospalla pieno di minchiate cioè un libro, la macchina fotografica, beveraggi non proprio consoni, pacco di salviette umidificate, un kway, il borsellino, una banana e barrette energetiche. ah, e un galak.

- Bonjour
- Bonjour
- Merci
- Bonjour

a volte becco degli italiani ma io ormai sono programmata in modalità bonjour, perchè in escursione la concentrazione è importante.
dopo non so bene quanto, mi fermo dove si è fermato quanche componente del nostro gruppo per aspettare me e la cognata.
decido di confessare che in effetti non ho una grande preparazione fisica per quell'escursione, in fondo non c'è nulla di male ad ammetterlo.
scusate, è che ho fatto un sacco di foto, mi esce invece senza che io abbia il minimo controllo delle cazzate che sparo.
tiro fuori dallo zaino la prima barretta energetica e la divoro.
la mia istruttrice mi cheide se sono sicura di aver fame adesso, dopo solo mezz'ora di cammino.
francamente mi girano un po' i coglioni che me lo chieda, ma che ne sa lei della mia fame?
ne sa, ne sa.
in effetti non ho fame per niente, ma la scusa del calo di zuccheri è un modo dignitoso per perdere tempo stando fermi e riprendere fiato.
tutti i presenti mi guardano inorriditi quando tiro fuori la mia bottiglia di cocacola e inizio a tracannare senza ritegno. e poi, siccome ho più sete di prima, tiro fuori anche la bottiglia di acqua intensément pétillante e giù anche questa a garganella.
mentre faccio l'ahhhhh di estrema soddisfazione dopo aver bevuto, qualcuno mi ricorda che durante le escursioni sarebbe meglio bere acqua naturale.
il rutto roboante che sto per tirare a quel punto lo evito, parrebbe un filino irriverente nei confronti del saggio suggeritore e forse in quel momento non c'è lo spirito giusto.
il fratello si offre per tenermi nel suo zaino estremamente tecnico le bottiglie per alleggerirmi la spalla destra.
ne sono felicissima e si prosegue.

- Bonjour
- Bonjour
- Merci
- Bonjour

arriviamo in un punto meravigliosamente panoramico, voglio fare una foto alla cognata.
i maestri del corso di fotografia mi hanno insegato che non bisogna avere fretta.
eseguo un paio di scatti, cerco l'inquadratura giusta, non sono soddisfatta, scatto ancora, in tutte le posizioni possibili.
dio come adoro il rumorino dello scatto dell'otturatore, adoro maneggiare l'obiettivo, mi sento un po' l'henry bresson dei poveri, che senso di appagamento ineguagliabile, quale potere (e intanto, 'fanculo, mi riposo).
la cognata mi dice con un certo disagio che è meglio se mi sbrigo e mi fa cenno di girarmi.
che c'è adesso...
c'è che dietro di me una riga di almeno 20/25 persone aspetta in silenzio religioso e con santa pazienza lo scatto decisivo per poter finalmente passare.
voglio che la morte mi colga.
mi splamo contro le rocce per farli passare tutti, e da ognuno mi becco un ironico e forse un po' scazzato merci al quale rispondo con il mio bonjour in preda ad un imbarazzo tale che vorrei infilarmi nella tana della marmotta.
non ne posso veramente più.
e devo anche pisciare.
gli altri hanno smesso di aspettarmi, sono a distanza irrecuperabile, me li immagino già al rifugio a farsi un paio di birre medie a testa, mentre io non ho manco più la mia coca cola e posso solo tracannare acqua naturale dallo zaino camel bag della cognata.

- Bonjour
- (ma che cazzo ci troverai di così bon in 'sto jour, mi sento esplodere dentro) Bonjour
- Merci
- Bonjour

la mia salita, data per 2 ore, dura in realtà 3 ore e 20.
ma il sollievo di vedere finalmente il rifugio in pietra e quel ghiacciaio sopra di lui (un po' sporco a dire il vero) così imponente mi fa temporaneamente dimenticare le fatiche.
ce l'ho fatta, non ci credo.
al rifugio c'è chi di noi prende il tea con una fetta di torta, chi si mangia un po' di formaggio portato dal campo base (le tende), chi si fa il panino o la barretta.
io mi sparo un'omelette con lardon, patate e formaggio di capra (va beh, non sono l'unica) e tre/quattro bicchieri di rosso.
poi altre due barrette, la banana e una fonduta di galak (fonduta all'interno dell'infernale monospalla).
infine, gonfia come un ludro, mi metto un po' lì fuori e ronfo per due ore, mentre gli altri proseguono verso il ghiacciaio e poi tornano indietro.
bello, eh? senz'altro.
la discesa va più o meno come la salita (Bj - Bj - M - Bj) però per me dura più di 2 ore anzichè una.
più o meno sola, perché mia cognata si è rotta il cazzo di starmi dietro.
sto male, mi sento come joe simpson quando arriva in fin di vita al campo base dopo un'impresa allucinante sul siula grande, e nel pieno del delirio la testa gli va in loop con la canzone brown girl in the ring.

arrivata alla tenda resto lì immobile come una pietra, non riesco nemmeno a buttarmi distesa.
il marito mi guarda e mi dice che sono stata bravissima, e vedo che lo dice sinceramente.
non so se sia per la stanchezza o perchè in un momento in cui ti senti un po' giù e incontri parole dolci di comprensione in genere sale in gola il magone, fatto sta che appena me lo dice mi sciolgo in un pianto liberatorio.
in quel momento penso che io non sono proprio buona a fare nulla, e non mi riferisco solo alle scampagnate ma a tante cose.
e lo dico tra le lacrime, ho bisogno di frignare, frignare intensamente, intensamente pétulante.
e poi arriva il ragazzino che si appoggia con la testa sul mio seno e mi dice mamma, non è vero, tu per esempio sei bravissima a farmi le coccole.
ecco, qualcuno potrebbe pensare belin che culo essere bravissimi a fare le coccole. non io.
in quel momento persino la mia gioia nel sentire poche parole, sa essere più energica, più forte e più scattante del mio corpo.
arriva di corsa, improvvisamente e in un attimo raggiunge i 700 metri di dislivello, senza pause, senza barrette, e poi va ancora oltre e sale su e supera anche il ghiacciaio, la gioia.

comunque, la sera davanti al fuoco acceso per terra si ride, si scherza e ci si racconta la giornata. il mio bluff ormai è di dominio pubblico.
io dò il meglio davanti alla grigliata di salsicce, costine di maiale e agnello e bicchieri di vino e genepy.
poi qualcuno se ne esce con la cazzata del secolo "domani si fa la ferrata o si va in falesia ad arrampicare?"
scusate ma, se non vi disturba, domani io passo, merci, bonsoir.








(sì, poi ho fatto anche la ferrata)
(e pure l'arrampicata).
(ciapa lì)

lunedì 22 agosto 2011

Primo giorno di lavoro

Oggi ho il culo adagiato su un comodo cactus.
l'aggiornamento rispetto a ieri è che oggi c'ho pure le mestruazioni.
potrebbe andare peggio.

venerdì 12 agosto 2011

Post-umo, che viene dopo

se splinder funziona, questo post dovrebbe comparire il 12 agosto alle 10.50, anche se in realtà è stato evacuato il 5.

10 anni fa, quel giorno e a quell'ora, con sette giorni di ritardo rispetto alle previsioni che davano il 5, ho stretto per un momento il mondo in un pugno.
se avessi voluto, avrei potuto spappolarlo violentemente con la forza e l'impeto di chi dà una vita facendola uscire dalle proprie viscere.
io non avró mai altri figli.
ecco, questo è un dato di fatto.

auguri, ragazzino mio.
sei la parte di me più bella che ho.
il resto... beh, il resto sono resti.


mercoledì 3 agosto 2011

sento l'aria fresca di una mattina di agosto, sotto il vestito nero.
si sta stranamente bene.
più tardi l'aria si scalderà.
e scommetto che si starà ancora meglio.
e già.

lunedì 25 luglio 2011

Pago tutto, ma a rate


a me basta che dicano prendilo adesso che poi lo paghi tra 6 mesi che già lo volgio.


la mia vita è tutta una comoda rata, tipo


la casa


la macchina famigliare


la macchinetta per andare a lavorare più comoda che con la macchina famigliare


il divano (comodo)


la reflex


il frigo doppio da americani ciccioni e comodi


le multe arrivate tutte in un botto (perchè mai pagate prima) per aver comodamente posteggiato in ztl nel quinquennio 2004/2008


il parquet


il conguaglio dell'enel nel biennio 2005/2007 per aver comodamente sforato dalle previsioni dei consumi


l'iphone


l'inps+mora per il triennio 2005/2008 in cui ho comodamente (e penosamente) lavorato in proprio


la capsula di un premolare e l'apparecchio ai denti


15 chili di parmigiano reggiano che mi ha preso mia madre la scorsa settimana alla festa del pamigiano reggiano (la mia mamma, però, mi fa rate con tan 0 taeg 0, comodissimo).


che poi le rate prima o poi arrivano e te le devi pagare tutte. ma intanto godo al pensiero che pagherò dopo, un giorno, perché un proverbio mi ha detto che c'è sempre tempo come a morire.
ora sono assolutamente certa di non aver comprato proprio un cazzo circa sei mesi fa, eppure in questo periodo mi sento come se stessero 
per piombarmi addosso tante di quelle rate che pagherò per il resto dei miei giorni.


mah.


io comunque sto qui e aspetto comoda.


al limite mi segnaleranno al crif.

lunedì 11 luglio 2011

Recensioni

passare una splendida domenica di sole come quella di ieri a guardare tre film anzichè andare in spiaggia è il massimo dell'anticonformismo che riesco a concedermi.
per il resto mi conformo sempre a tutto.
ho cose da fare in questi giorni di pre-ferie, troppe.
per questo ho deciso di non andare al mare.
ora che ci penso, quest'anno non ci sono ancora mai andata.
ieri sera mi sono buttata sul letto stanca morta come se avessi fatto tutte le cose che poi non ho fatto perchè ho guardato tre film.
ma la scandalosa risposta a tutto quel cazzeggiamento domenicale è stata quella di decidere di mettere in cantiere il quarto film della giornata.
dunque, vediamo. ce n'è uno.
un lui e una lei, lui sposato, lei convive. si conoscono.
prendo la limetta e inizio a smussare unghie con un tale impegno da farmi corrugare la fronte.
adoro far volare ovunque la polverina bianca che si produce come fosse farina.
il marito l'adora un po' meno, specie quando eseguo questo lavoro sul letto.
insomma, 'sti due.
inspiegabile e assurda attrazione, ma l'unico posto dove possono scopare è un motel.
tiro fuori la lingua e la punto in alto a sinsitra come i personaggi di quino quando fanno qualcosa di molto impegnativo.
limo con maggiore foga. volgio l'unghia bella piatta, perfetta.
ho un canyon sulla fronte.
dicevo, il motel. 50 euro è il prezzo della camera per qualche ora insieme.
cazzo, devo rifarmi lo smalto. limando l'ho scheggiato.
prima regola di una buona manicure: prima si toglie lo smalto e poi si lima.
mai il contrario.
ma che scherziamo? queste cose dovrei saperle, son mica una dilettante io.
occhiata furtiva al plasma.
così fa male, non ce la posso fare.
no, non ce la posso proprio fare a vedere lo smalto scheggiato.
mi disturba la digestione dei gamberoni.
cancello tutto con l'acetone e vado in bagno a prendere lo smalto rosa, prima che lei e lui inizino a scopare.
quando torno sbattendo con vigore lo smalto per amalgamarlo, il lui bagna la roba della piscina prima di tornare a casa, perchè in effetti in piscina mica ci è andato.
cambio canale prima che sia amore e finisco su un altro film.
c'è una giovanissima figlia di goldie hawn, brava e bella come la mamma, e c'è uno - strafatto come una pigna - che si butta in una piscina da un tetto.
vado con la prima mano di pittura mentre mi rendo conto che il film meriterebbe di essere anche solo ascoltato per la scelta di una sublime colonna sonora.
e infatti di quel film assaporo solo quella, non riesco più a seguirne la trama.
forse perchè quattro film in un giorno sono troppi per la mia capacità di concentrazione o forse perché  gli effluvi dello smalto hanno la cattiva abitudine di farmi fare dei trip.
sto pensando, mentre pitto e ascolto, che sono due anni e mezzo che ho il blog.
decisamente troppo, come quattro film in un giorno.
questo blog rischia di diventare una delle cose che durano di più nella mia vita (al netto dei parenti, ovviamente) e lo trovo inquietante.
ma come fanno quelli che nell'archivio del blog hanno una riga di anni in fila?
come fanno a non aver paura di tanta costanza?
tutto ciò che dura nel tempo genera un po' di ansia.
ciò che non dura un cazzo di solito è innocuo.
mah, io non so come andrà a finire.
il blog, intendo.
e non so nemmeno come sia andato a finire quel film.
quello con la bella colonna sonora, intendo.

domenica 3 luglio 2011

Ghost Post


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=azCon4I7fWA]




l'amaca, il cuscino, il tavolo, quattro sedie, l'ombrellone chiuso, il rumore dell'aereo che passa, qualche fiore, la cicala e la formica, la biancheria da stendere, l'abatjour di perline ambrate, due cesti di vimini, una vecchia padella per caldarroste, le patate in fiore, i sandali in terra, l'encefalo piatto, una mazza da scrivere su 'sto blog.
è tutto quello che mi appartiene adesso.
mi alzo e me ne lavo le mani (per tutto il tempo di una canzone, mentre rido come una bambina).

mercoledì 22 giugno 2011

(trenta)nove anni

- ciao pa'. tutto bene ?
- uè, pistola. va minga mal, ghe su una bela arieta fresca. e ti? cumè c'la va?
...

sì, tutto bene, pa'.
ga va tuscos ben.





[youtube http://www.youtube.com/watch?v=W-6jRiFkjEk]

lunedì 20 giugno 2011


mi sono rigirata per mezz'ora nelle mani una bestia verde metallizzato trovata sul tavolo, credendo che fosse morta perchè stava tutta secca.


poi l'ho messa lì per farla vedere al ragazzino più tardi.


solo che quando il ragazzino è tornato la bestia non c'era più.


mio filgio è colto.


parecchio.


cioè, considerando il mio livello di cultura, lui è colto.


gli ho detto che avevo trovato un coso verde metallizzato morto e avrei tanto voluto farglielo vedere.


ha detto che il "coso" era un coleottero.


ha aggiunto che non c'è più perchè non era morto: il coleottero quando fiuta il pericolo (e ha fiutato me) fa finta di essere morto finchè il pericolo non si leva dai coglioni.


sticazzi, ma quante ne sai? l'hai studiato in scienze, ragazzino?


no, ma', ho visto l'ape maia.


si chiama tanatosi.
una delle più geniali trovate della natura quando l'istinto subodora la morte.
piuttosto che scappare, anche io mi giocherei la carta della tanatosi, potessi.

mercoledì 8 giugno 2011

La pizzeria sotto casa mia




[youtube http://www.youtube.com/watch?v=M862pjSiO0Y]



e da abitante della tentacolare pegli, posso confermare tutto.


____________________________________________




comunque sento puzza di fiori. 

lunedì 6 giugno 2011

e gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce (Gv 3, 19)

ragno

ma fino ad allora fammi vivere così, recita una canzone.


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=kT2e20ifPmY]

martedì 31 maggio 2011

Fa 8

domenica ho fatto la prima uscita a camogli con il gruppo del corso di foto. Ho fatto un sacco di foto e qualcuna è venuta pure un po' bene. Lo hanno detto anche i maestri quando ieri a lezione le abbiamo commentate. Peccato che poi ho fatto una figura di merda quando un maestro mi ha chiesto quanto fa 72 diviso 9 e io non ho saputo rispondere. Non sapevo che mi chiedessero le tabelline se no le ripassavo. Io non le so le tabelline, è inutile che mi rompete il cazzo. Però non ho fatto scena muta, no, sarebbe stato troppo dignitoso fare scena muta. ci ho pensato un po' e poi ho risposto non saprei, io son di quelle che a scuola andavano un po' meglio in italiano. Ma come si fa a rispondere una cazzata del genere davanti a 15 persone il cui qi probabilmente non scende sotto i 130 e poi il giorno dopo scrivere in un sms cigliegia con la g?
Forse stavo pensando al fattore g, definito anche intelligenza generale.
o forse... vuoi vedere che stavo pensando al... no impossibile. il punto g lo escludo.

Che delusione che mastico.

lunedì 30 maggio 2011

pisapia mi ha rubato 16 euro

è quanto devo pagare oggi alla babysitter perchè vada a prendere il ragazzino a scuola, visto che mia madre mi ha appena tirato il culo perchè dalle ore quindici deve stare a casa a guardare il risultato delle elezioni.

giovedì 26 maggio 2011

le due stronzate a cui stavo pensando

chi lo capisce dove è finito un inizio o dove è iniziata una fine è un genio.
a noi coglioni non è dato di sapere.

unghia del dito medio destro rotta mentre uscivo di casa.
stasera godrò nel mutilare le nove rimanenti.

lunedì 23 maggio 2011

arranco.


è che quest'anno il caldo è arrivato prima e già lo soffro.
ma volgiamo parlare del tempo?
no.
stamattina anche solo per decidere se fare benzina o no ci ho dovuto pensare molto.
era una decisione importante in quel momento.


così mi sono trastullata i neuroni con la benzina e non li ho lasciati liberi di andare dove cazzo volevano.
la faccio o non la faccio?
poi ho capito che non avevo voglia di sbattermi per farla e che che non l'avrei fatta.
decisione presa.


ieri il ragazzino ha fatto la prima comunione.
è un bambino grande, sì.


l'altro giorno in effetti non avrei potuto fargli una carezza,


poi così, davanti ai suoi amici.


figuriamoci un po', avrebbe potuto essere molto imbarazzante per lui.


quella pacca sulle spalle in effetti è stata perfetta.



da uomo a uomo.


o da bambino a bambino.

in definitiva questa mattina ho fatto 30 euro di benzina alla q8.
fa la raccolta punti?
no va', meglio non fidelizzarmi a me.
non sempre ho volgia di fare benzina.

stasta
 


stamattina ho fatto 30 euro di benzina alla q8.sta


fa la raccolta punti?


no, meglio non fidelizzarmi a me.

lunedì 9 maggio 2011

ciano, magenta, giallo, nero, 9mm browning


ho la vaga impressione di aver esaurito tutte le cartucce.


non so più cosa colorare


non so più cosa sparare.

giovedì 28 aprile 2011

mediocreggiando in giro per il web



il Giorno delle Casalinghe




Si prendono cura dei figli, dei mariti, della casa, e qualche volta anche dei genitori anziani!
Chi sono? Le Casalinghe!


A queste super-donne, il cui lavoro viene troppo spesso sminuito e non riconosciuto come tale, abbiamo deciso di dedicare questa ricorrenza, il giorno delle casalinghe, sciegliendo la data del 27 Aprile


Ringraziamole dell’arduo compito di cui si sono fatte carico per 365 giorni all’anno, ovvero di accudire e gestire tutte le incombenze di una famiglia.

Omaggiamole con una bella cartolina, e magari con un dichiarato invito, sottraendole ai fornelli per una serata, e portandole a cena fuori!
___________________________________________________________________________________

no, scusa, ho letto bene?
omaggiamole con una bella cartolina?
sottraiamole ai fornelli per una sera e portiamole a cena fuori con un dichiarato invito?

ecco il link con le cazzo di cartoline per chi volesse generosamente omaggiare.
eventualmente, una bella pizzeria che accetti i ticket restaurant può essere un buon suggerimento per sottrarre ai fornelli per una sera la propria casalinga di fiducia.
scegliendo la cartolina della sexy casalinga, magari al rientro dalla pizza, con un dichiarato invito, ti stacca qualcosa di ben fatto come ringraziamento.
attenzione però, perchè in qualche rarissimo caso la destinataria dell'omaggio potrebbe decidere di infilarti su per il culo la e-card con tutto il monitor di contorno, caveria inclusa. ma è un caso su un milione.

oggi c'ho i colgioni che mi girano prepotentemente.
e sento che questo post verrà bannato.

martedì 26 aprile 2011

modestamente

qualche volta il mio essere così mediocre mi fa sentire superiore.
qualche volta.

venerdì 22 aprile 2011

Gio di Liuna

:)


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=fTJbLei7A2c]



aggiornamento delle 19,57:
all'inizio doveva essere solo un sorriso ma poi ho aggiunto un titolo e un tag.
è giornata per dedicare più sorrisi, oggi.

lunedì 18 aprile 2011

gruppo sanguigno b positivo

mi ci imbratto
fino al risveglio.

(il post era più lungo, c'erano una riga di cazzate.)

(va beh, più cazzate del solito)

mercoledì 6 aprile 2011

con quella telecamerina ci hai rotto il cazzo

oggi esame di karate per il passaggio di cintura del ragazzino.
tutti noi genitori siamo stati presenti per assistere questo importante evento.

(sottovoce)
O.: senti, ma l’intervento quando lo fai?
lasedia: il giorno XXXXXX, e ricovero il giorno prima.
O.: oh. e ti preparano loro?
lasedia: cioè? In che senso…
O. (ancora più sottovoce, con un filo di imbarazzo): l’intestino, sai…
lasedia: ah, beh… mi han detto di fare una dieta senza verdura 5 giorni prima e… boh?… che ne so…

(attimo di pausa, poi la voce assume tono più elevato per via dell’imrpovviso attacco di  panico)

…VAFFANCULO, OH, SE STO A DIETA NON CREDO PROPRIO CHE MI FACCIANO I LORO CAZZO DI CLISTERONI, NO?


______________


stasera ho pensato con infinita tenerezza al momento in cui due genitori commossi faranno vedere a nonni, zii, colleghi, vicini di casa e parenti tutti l’esame di karate del piccolo matteo samurai in erba (la cui mamma era seduta vicinavicina a fianco a me con la sua immancabile telecamerina), intento a eseguire tecniche di mawashi geri, urumawashi geri, calcio al cielo, uraken e gyaku tsuki.
che son ricordi che restano per sempre, sai.
insieme alle mie inequivocabili manifestazioni emotive fuori campo.


(trascurabile felicità)

martedì 5 aprile 2011

e a proposito di momenti di trascurabile felicità


tipo
quelle volte che sono sola la sera e posso stare a letto con il pc portatile sulle gambe,


con una cazzata come questa da scrivere,


con la musica infilata nelle orecchie,


con la tele accesa senza l'audio e un thriller stravisto,


con le caramelle alla  goccia di liquirizia,
e un pensiero,
mentre il mio lupetto dorme caldo nel lettone a fianco a me.

lunedì 28 marzo 2011

dopo aldo


voglio un gattino che venga a vivere con me.


cucciolo di una cucciolata di campagna.


possibilmente maschio.


voglio che nasca in una grande casa in mezzo al verde dove ogni domenica si santifica la festa piantando piante nuove, dove crescono i fiori, la lavanda e il mirto, dove c'è un grande albero che in autunno è colmo di ventagli gialli e all'ombra del quale la sua mamma lo allatti per tutti i mesi necessari, prima che venga a vivere con me.


volgio che impari a zampettare in un posto dove c'è un bel frutteto, dove ci sono le rose e tante piante - di cui lui non conosce il nome - che formano siepi e cespugli, dove c'è una mimosa che in inverno regala un assaggio di primavera e una ginestra che chissà che non rinasca.


volgio che cada mentre tenta di arrampicarsi al gelsomino, volgio che si faccia annusare il culo da un cane buffo che somiglia ad una pecora, che stia fuori finchè c'è il sole, che corra in casa quando tutte le sere una voce familiare lo chiama per passare la notte al sicuro insieme ai fratellini e che si addormenti con il muso infilato sotto la pancia della mamma.


volgio che due mani piccole di bambina lo prendano in braccio e lo accarezzino piano.


volgio che sia lei a dargli il nome, perchè i bambini sanno sempre scegliere i nomi giusti.




ecco, voglio un gattino così che diventi mio e venga a vivere con me.




poi penso che se questo gattino nascesse in un posto del genere, sarei una vera stronza se me lo portassi via.


quindi resterebbe lì.
però sarebbe lo stesso tutto mio, per sempre.



e così sia.




[youtube http://www.youtube.com/watch?v=zUyQkutcsl0]

sabato 19 marzo 2011

mei kui lu


quando ieri in quel ristorante cinese puzzoso, il ragazzino mi ha chiesto qual è stata la prima volta che ho mangiato al cinese, gli ho risposto a 16 anni con mia zia, mio fratello maggiore e mia cognata.


gli ho raccontato tutti i dettagli della serata, dalla lezione di danza prima che il fratello venisse a prendermi, al nome del ristornate, la zona, le bacchette che non sapevo usare e pure il menu.
tutto.


quando poi mi ha chiesto la prima volta che ho mangiato sushi al giapponese ho avuto un attimo di imbarazzo.
no, due attimi.


comunque gli ho risposto che non mi ricordavo.




oggi ho il cappotto che puzza di cinese.


lo porto in lavanderia. 

martedì 15 marzo 2011


ho sangue rosso,
e vino rosso come il sangue.


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=AsbchO_cO6U]




 

giovedì 10 marzo 2011

il corredino ospedaliero


la madre matrona, senza dirmi nulla, mi ha fatto il corredino per il mio imminente piccolo soggiorno ospedaliero.


ha detto che questo è un compito che spetta alla mamma.


ieri sera mi ha passato in rassegna gli acquisti fatti:




pigiamino bianco di cotone con manica corta, cuoricini rossi, bottoncini a forma di cuore rossi e fiocchetto. rosso. taglia 50


- ma', è carino, ma un filino grande forse, devo mica offendermi?


- ma noooo l'ho preso un po' più grande così stai comoda e poi tu hai le gambe lunghe


- sì, ma la vita, vedi? è un po' larga, le braghe mi cadono...


- e va beh, ti stringo l'elastico! e che problema c'è


- magari si può cambiare, no?


- beh, se vuoi cambiarlo V A I  E TE LO CAMBI.




e che problema c'è, stringiamo l'elastico. In tutto il resto ci starò più comoda.




maglia taglia 42 colore blu manica lunga (c'è una leggera discrepanza tra la taglia della maglia e quella del pigiama)


- carina questa, magari sotto un tailleur...


- no, l'ho presa perchè il pigiama ha la manica corta


- eh


- e se c'hai freddo ti metti la maglia blu sotto la maglietta del pigiama con la manica corta




minchia, non fa 'na grinza. anzi. fa tendenza.




n. 6 mutandONI bianchi (mai visti di più grandi) tipo ascellare-fantozziano taglia 5a (in due c'è scritto 6a, ma lei dice che il cartellino è sbagliato)
- (tremo) senti ma', anche queste non vorrei fossero un po' grandi... forse eh? mica cheeee... e poi sai io in genere le porto un po' più ridotte come forma, diciamo...


- vorrai mica andare all'ospedale con gli infraculo, veh?


- ma certo che no, belandi! è cheeeee.... così... magari io porto di più gli slip... sai... e poi in genere le porto solo nere, che le caccio in lavatrice e se son bianche mi diventan di tutti i colori.


- scusa, ho capito bene??????


- cosa?


- vuoi andare all'ospedale con i tuoi soliti slip neri????????????


- sì perchè?


- ma non lo sai che all'ospedale si va con le mutande BIANCHE??????


- ma', ma cosa dici?


- e certo. è una questione di igiene sai?


- oh ma mica ci vado con le mutande sgommate, cazzo, me le metterò pulite, forse!


- e non si fa! poi adesso vi siete tutti modernizzati e andate all'ospedale con le mutande nere, ma non si fa!!! quando te le vedono storcono il naso.
- beh, se puzzano c'han ragione!
-
insomma fai come credi.


- va-be, magari ne tengo una per il primo giorno, ok?


- i calzini li hai?


- sì, calze ne ho


- BIANCHE???????


- no, cristosanto, prendimi i calzini bianchi. mamma, porto il 40 eh?


...


- vuoi mica che ti prenda anche una bella vestaglietta?




ma anche no, grazie.




se avessi la mission di sedurre il chirurgo, così conciata farei un ottimo lavoro.

mercoledì 9 marzo 2011

vacuo







special thanks to Wiesler DDR
(per la cessione dei diritti sull'immagine)
(ah, e per il supporto tecnico)


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=mT69zOTNa8Q]

martedì 8 marzo 2011

P.


ieri sera hai preso la tua specialized pitch


a noi hai rivolto il tuo disarmante sorrisetto sgembo


e te ne sei andato di Là.


ciao P, chissà che downhill ti spari ora.

lunedì 7 marzo 2011

la stretta di mano

la conoscenza a posteriori è la conoscenza empirica di un fenomeno che viene dopo la percezione oggettiva della realtà fornita dalla conoscenza a priori (ossia la consocenza che l'uomo possiede a prescindere dall'esperienza).
la conoscenza a posteriori, quindi, include tutto l'insieme di conoscenze che derivano dall'esperienza.

è difficile immaginare a priori l'inculata che può celarsi dietro a un'amichevole stretta di mano.
solo a posteriori - quindi con l'esperienza - è possibile avere una conoscenza empirica del fenomeno e assaporarne le gradevoli conseguenze.

venerdì 4 marzo 2011

giovedì 24 febbraio 2011

ode al gomito


e poi così, improvvisamente, scopri che anche un gomito ha il suo perchè.


e non solo quando lo alzi.






cioè, guardi e non ci puoi credere.


tutto è un movimento ondulatorio perfetto, come l'argento vivo, come un serpente,


vedi una caviglia, un gomito, un seno, un ginocchio,


e tutto si fonde in un insieme gigantesco, provocante


C. Bukowski




(perchè, mia diletta, io non saprò mai
separare, stralciandole, le tue parole, a parte, dai tuoi gomiti, dai tuoi alluci,
dalle tue natiche, da tutta te);



(da tutto me)


E. Sanguineti




Ben accetti altri suggerimenti, grazie.


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=i5GMHzPeEyA]

martedì 22 febbraio 2011

in realtà volevo scrivere un altro post


con tutto il fottio di cose che avrei da fare in questi giorni a causa dell'incipiente impegno nella capitale, sono stata 52 minuti su un sito a rodermi il culo.


ora che c'ho l'umore sufficientemente carico di letame posso iniziare la mia fertile giornata di lavoro.


che poi, lavoro
che parolone.



'fanculo.

venerdì 11 febbraio 2011

io ci acchiappo


coi numeri intendo.


ci acchiappo proprio.


c'ho da fare un calcolo.


prendo la mia calcolatrice olivetti logos 382, strafiga perchè c'ha anche il rotolino e io adoro quando schiaccio i tasti e il rotolino rotola.


devo fare una operazione complicata: lo scorporo dell'iva al 10% da 10 euro.


pigio i tasti e faccio.


10X10/100


(perchè c'è bisogno di usare la calcolatrice con il rotolino per fare 10x10/100).


mi dà 1.


uhm.


non sono convinta.


10x10/100 non può fare 1.


lo rifaccio.


e dà sempre 1.




sempre con la calcolatrice faccio 10-1 che mi dà 9.


ma se a 9 aggiungo il 10% di iva mica di dà 10 (intanto lo faccio con la calcolatrice)


mi dà 9,9, merda. e gli altri 10 citti che fine han fatto?




allora la calcolatrice è rotta.


con estrema professionalità e con un po' di superiorità dovuta alla mia azianità dico alla collega:


- senti, fammi un po' con la tua calcolatrice un calcolo, va', che questa cazzo di macchinetta non funzia.


- dimmi


- 10x10/100


di là sento il capo che sospira, e di qua vedo gli occhioni azzurri della collega che mi guardano interdetti


- lasedia, guarda che fa 1. non c'è bisogno della calcolatrice.


- eh sì, era solo per prova... (fanculo, secchiona)




comunque mi ero confusa, lo scorporo dell'iva si fa Nx10/110.


è per quello che non mi tornava...




mi hanno assunta perchè ho due belle tette.

mercoledì 9 febbraio 2011

amore mio non devi stare in pena

quando la b è nata, oggi di 20 anni fa, si è presentata con la furia di un temporale.

b e la sua fretta di arrivare


e la sua collana di cordone ombelicale


e il suo braccino rotto nel passaggio dal paradiso alla vita


e la palestra che ho fatto ai bicipiti cullandola al ritmo di attenti al lupo.





b che mi somiglia più del mio sangue

e che quindi è anche un po' mia.




(guarda come son tranquilla io, anche se attraverso il bosco)




[youtube http://www.youtube.com/watch?v=NTRZ3FlamhE]

sabato 5 febbraio 2011

volevo dire "zio"

è pesante il malrovescio di dio sulla faccia e sull'orecchio se provi a dirgli cane.

che cosa hai detto? ridillo, cazzo.
ho detto una cosa brutta.
ho detto una cosa brutta.
non lo dico più.


ma tu non farlo più.
per favore.

martedì 1 febbraio 2011

appartenére

(ad pertinere)
dicesi propriamente di cosa che fa capo e riferiscesi ad altra principale,
d'onde il significato di Essere una cosa proprietà legittima di alcuno,
sia che questi la possegga, o no.


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=IgH7XF_l-VE]

mercoledì 26 gennaio 2011

la donna del monte


aperte le virgolette.


"comincio a pensare che il mio corpo sia un orto".


che bellissima ispirazione.


comincio a crederlo anche io.




io posseggo un orticello con una discreta varietà di ortaggi.


non sono una brava contadina ma col tempo so che dovrò imparare ad avere più cura della produzione del mio orto.


lo farò senz'altro.


qui le battute si potrebbero sprecare.


aperte le virgolette.


"ma coltivi anche la patata?"


beh certo, che domanda.


"i piselli no, però"


sbagliato.


ho coltivato anche un pisello per qualche mese.


nove mesi per la precisione.


e poi l'ho regalato alla persona che amo di più. 


è stata la produzione che mi è riuscita meglio, sì.


oggi il mio orto ha un ortaggio in più.


non sono certa di cosa sia, credo un topinambur.


io suppongo che sia cresciuto sotto terra spontaneamente.


che si sia trovato uno spazietto e si sia accomodato in mezzo agli altri ortaggi.


ma un esperto in agraria mi ha detto che invece l'ho piantato io.


sarà, io non ricordo di averlo fatto, non ricordo di averlo voluto.


in quell'angolo avrei voluto piantare dell'altro.


e poi a me il topinambur fa pure schifo, cazzo.


non mi piace nemmeno nella bagnacauda.
ed è brutto a vedersi.



quindi,
di fronte alla proposta di estirparlo, la donna del monte ha detto sì.
.




[youtube http://www.youtube.com/watch?v=v4DBOH2xpf4]

giovedì 20 gennaio 2011

periodo difficile

a volte penso che la tecnologia e il mio capo siano compatibili come un braccio in un culo.
l'altro giorno gli ho chiesto se quel fornitore ci ha mandato l'estratto conto che aspettavamo da un pezzo e lui ha risposto sì, quel deficiente l'ha mandato, ma ha sbagliato la posta.
ma perchè, in che posta l'ha mandato?
su outlook.
...

boh. forse si aspettava che essendo un estratto conto gli arrivasse direttamente su excel.


__________________

sto latitando parecchio sul blog, me ne rendo conto, ma ho la testa da un'altra parte.
il capo a NYC si è accattato l'ipad e in 'sto periodo sono impegnata a fargli il prontuario per l'uso.
il difficile è stato convincerlo che non gli hanno fregato la tastiera dalla confezione.

lunedì 10 gennaio 2011

2011, l'augurio un po' in ritardo.


e che un buon anno sia.


che poi a cosa serve dire buon anno, lo sappiamo solo noi che lo diciamo sempre, tutti gli anni.


scommetto che lo dice pure ddr!


buon anno. sì.


e poi la mattina del 3 gennaio avevo già sentito 6 persone dire che quest'anno è iniziato di merda.


quella mattina io mi sono raspata le balle che non ho.


alle 19.30 dello stesso giorno mi sono unita alle 6 persone perchè in effetti una zaffata di merda l'ho sentita anche io.


lieve lieve.


ma va bene lo stesso.


buon anno!


a tutti, eh?






ah dimenticavo.


la versione che ho pubblicato non è proprio quella che dovrebbe essere.


la versione giusta è così:


sofferta, fino all'anima, straziante, imperfetta.


appunto, stupenda.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=l6F2qExLsic]