mercoledì 6 ottobre 2010


è quello che abbiamo bevuto ieri io e v. nel bar della palestra dove il ragazzino fa karate.
quando prendo la birra nel bar dei palestrati mi sento un po' come se leggessi topolino nella biblioteca universitaria, quindi ho inziato ad evitare l'imbarazzo.


v. lavora come vicedirettore nella banca di fronte alla palestra, che per comodità è diventata il teatro dei nsotri incontri.



v. ha l'aspetto un po' austero e un'eleganza nei modi che farebbe invidia a un'etoile della scala.


l'unica cosa del suo aspetto fisico che si sposa con l'aspetto interiore è l'arancione dei capelli.

in genere passano dai tre ai sei mesi tra un incontro e l'altro e il materiale di cui parlare abbonda prevalentemente grazie a lei: v. è una zia mame in chiave moderna, io al massimo posso raccontarle che in quel lasso di tempo ho fatto il cambio degli armadi.



le nostre chiacchiere spaziano dalle figurine panini dei calciatori all'analisi introspettiva dei nostri processi mentali durante il periodo premestruale, passando per i pettegolezzi sulle vecchie conoscenze sanfruttuosine, ma in ogni caso (mi perdoni il mio pusher al quale sto facendo fare una figura di merda) con lei si scivola semrpe in un'altra dimensione, indipendentemente dall'argomento trattato.
è il modo con cui mi porta ad affrontarlo che mi diverte al pari di una corsa sul katun di mirabilandia.


ieri con stupore ho scoperto che nella sua borsa vivono ancora in numero incalcolabile i mitici fogliettini in cui annota le sue riflessioni quotidiane con la sua grafia da gallina, tanto orrenda quanto così geometricamente perfetta e ordinata da rendere questi appunti belli alla vista anche per un'esteta della calligrafia come me.


mi chiedo come diavolo archivi tutti i foglietti di una vita, sono certa che lo faccia ma non so come. lei la tecnologia ce l'ha in testa, non nei mezzi.



v. 18 anni fa era l'amica che ho temuto di più per i culi che mi ha aperto le poche volte che mi sono azzardata a bleffare con lei.


oggi penso che non mi giudicherebbe nemmeno se tentassi una rapina a mano armata nella sua banca.



ciao v., ti voglio bene. alla prossima, anche se a me il succo di mirtillo fa veramente cagare.



2 commenti:

  1. A me il succo di mirtilli piace. No, non è vero, mi fa schifo, ma mi sto autoconvincendo che mi piaccia, perchè il mirtillo fa bene alle gambe, stimola la circolazione e mi toglie la cellulite. Quindi è buono. è buono. è buono. è buono. è buono. (ecc ecc.......)

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  2. certo, tra un succo di mirtillo e uno d'ananas è una bella lotta...

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