voglio un gattino che venga a vivere con me.
cucciolo di una cucciolata di campagna.
possibilmente maschio.
voglio che nasca in una grande casa in mezzo al verde dove ogni domenica si santifica la festa piantando piante nuove, dove crescono i fiori, la lavanda e il mirto, dove c'è un grande albero che in autunno è colmo di ventagli gialli e all'ombra del quale la sua mamma lo allatti per tutti i mesi necessari, prima che venga a vivere con me.
volgio che impari a zampettare in un posto dove c'è un bel frutteto, dove ci sono le rose e tante piante - di cui lui non conosce il nome - che formano siepi e cespugli, dove c'è una mimosa che in inverno regala un assaggio di primavera e una ginestra che chissà che non rinasca.
volgio che cada mentre tenta di arrampicarsi al gelsomino, volgio che si faccia annusare il culo da un cane buffo che somiglia ad una pecora, che stia fuori finchè c'è il sole, che corra in casa quando tutte le sere una voce familiare lo chiama per passare la notte al sicuro insieme ai fratellini e che si addormenti con il muso infilato sotto la pancia della mamma.
volgio che due mani piccole di bambina lo prendano in braccio e lo accarezzino piano.
volgio che sia lei a dargli il nome, perchè i bambini sanno sempre scegliere i nomi giusti.
ecco, voglio un gattino così che diventi mio e venga a vivere con me.
poi penso che se questo gattino nascesse in un posto del genere, sarei una vera stronza se me lo portassi via.
quindi resterebbe lì.
però sarebbe lo stesso tutto mio, per sempre.
e così sia.